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Caccia ai tesori di Portico e San Benedetto
Nella lunga lista dei comuni aderenti all’iniziativa del Touring club italiano, abbiamo scelto 2 borghi medievali a Forlì Cesena, Portico e San Benedetto. Nonostante siano due borghi differenti, in realtà fanno parte dello stesso comune, insieme a quello di Bocconi.
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L’iniziativa del Touring Club Italiano
100 Borghi, 1000 Tesori. Possono sembrare numeri con poco significato, fino a quando non li associ alla splendida iniziativa del Touring Club Italiano, organizzatore della caccia al tesoro, avvenuta il 6 Ottobre, in 100 borghi italiani bandiera arancione! Sul sito ufficiale si ha l’elenco di tutti i comuni che hanno partecipato all’evento. Dobbiamo ammettere che scegliere non è stato facile!
Portico e San Benedetto, 2 borghi medievali a Forlì Cesena
Decisa la regione, cercavamo online le immagini dei borghi dell’Emilia Romagna partecipanti, fino a quando non abbiamo notato la foto di un ponte in pietra, con un fiumiciattolo che vi scorreva, donando già dallo schermo un senso di pacatezza e tranquillità. Ebbene tale foto rivelava uno degli angoli caratteristici di un borgo della provincia di Forlì-Cesena: Portico e San Benedetto. Il nome deriva dalla fusione dei due borghi romagnoli, Portico e San Benedetto, uniti per ragioni di dimensioni territoriali.
Per arrivarci, partendo da Brisighella, uno dei più caratteristici tra i borghi dell’Emilia Romagna, siamo passati tra le Foreste Casentinesi, nel cuore dell’appennino tosco-emiliano. Appena arrivati, ci siamo recati allo stand del Touring Club Italiano, dove siamo stati accolti da due simpatiche ragazze, Caterina e Claudia, facenti parte dell’amministrazione comunale di Portico e San Benedetto. Presi mappa e foglio con indovinelli da risolvere, abbiamo iniziato la nostra caccia al tesoro! Obiettivo della giornata è stato infatti risolvere degli indovinelli che ci rivelassero, tappa per tappa, i tesori da scoprire all’interno del borgo.
Che la caccia al tesoro abbia inizio!
Il primo tesoro scovato è stato l’Abbazia di San Benedetto in Alpe. Una costruzione molto antica, risalente al IX secolo fondata dai monaci benedettini. Pensa che anche Dante Alighieri sostò presso l’abbazia durante il viaggio di trasferimento verso Forlì. Nel XVIII, a causa di alcuni crolli strutturali, l’antica chiesa venne demolita e ricostruita di dimensioni minori.
Appena raggiunto l’edificio, ci ha accolto uno degli abitanti di Portico e San Benedetto che, spiegandoci le origini dell’abbazia, ci ha accompagnati mostrandoci i vari spazi interni. Ci ha quindi mostrato la suggestiva cripta, scoperta per caso da un frate missionario, passando per il grazioso giardino, pieno di fiori e piante curatissime, dove si gode di un panorama mozzafiato!
Le tappe successive nella scoperta di Portico e San Benedetto sono state il Pecorile, costruzione all’interno della quale vi nacque Iris Versari, medaglia d’oro al valore militare. Nata nel 1922, Iris sacrificò la sua vita nel 1944 per salvare i suoi compagni partigiani dall’agguato nazista.
Nel percorso per raggiungere il Pecorile, siamo stati intrattenuti dal signor Franco, che ci ha fatto degustare una delle sue sambuche artigianali e ha prodotto al momento e regalato un fiore, in amido di mais, ad Elisa. L’amido di mais deriva dal fatto che Franco produce anche dei giochi per l’infanzia utilizzando ingredienti totalmente naturali, come l’amido e i coloranti naturali!
Per ultimi abbiamo visto la Fonte Vecchia, antico lavatoio utilizzato dagli abitanti del borgo, immersa un un contesto naturalistico, la Grotta, ospitante un monumento dedicato alla Madonna, il Vignale e Casa Comune.
Finita la nostra caccia al tesoro e tornati al punto di partenza, ci è stata donata una busta ciascuno contenente alcune guide sui borghi dell’appennino tosco-emiliano, del touring club italiano ed alcuni prodotti tipici, tra cui due barattoli marmellata di rosa canina e due sacchetti di farina di polenta. Nel mentre la banda comunale intonava il suo repertorio, abbiamo approfittato per assaggiare le varie prelibatezze tipiche, presenti sugli stand della piazza: biscotti, torte con l’uva, pizza e vini locali.
Una breve sosta a Portico
Finita la degustazione a San Benedetto, ci siamo recati verso l’altro piccolo borgo di Portico. Nonostante le dimensioni esigue, siamo rimasti sorpresi da quanto gli abitanti tengano così curate le vie del luogo! Sulla via principale, dalla quale si raggiunge il Ponte della Maestà, fiori dagli accesi colori, piante verdeggianti e sculture in legno hanno fatto da protagonisti nel nostro cammino. Appena svoltato a destra, ci siamo ritrovati davanti il famoso ponte, che ci aveva inizialmente ispirato a a scegliere Portico e San Benedetto!
Il ponte, dalla forma a schiena d’asino, si erge in pietra sopra un piccolo ruscello, circondato da deliziose abitazioni ed orti privati. Dire che in quel contesto abbiamo respirato aria di pace sarebbe riduttivo. Molte case infatti, possiedono dei balconi che si affacciano sul fiume e gli abitanti possono ascoltare costantemente il rilassante fluire dell’acqua. Non è meraviglioso?
La nostra esperienza
Portico e San Benedetto sono due borghi medievali che meritano sicuramente di essere conosciuti maggiormente, per la loro semplicità ma allo stesso tempo unicità. Senza dubbio l’iniziativa del Touring Club Italiano è stata un ottimo modo per dare risalto a piccole realtà come questa, che si impegnano costantemente nel preservare tradizioni ed architetture antiche, permettendo a noi viaggiatori di goderne l’essenza più bella.
Ti è mai capitato di scoprire un borgo italiano in maniera innovativa o diversa dal solito? Lascia un commento e rimaniamo in contatto!
2 Comments
maria valtancoli
15 Novembre 2019 at 12:50Bellissimo articolo, unica precisazione la foto del luogo da voi indicato come Caprile in realtà si riferisce a Casa Comune.
Elisa&Simone
15 Novembre 2019 at 12:54Buongiorno Maria!😘 Siamo felicissimi che l’articolo ti sia piaciuto e speriamo di aver reso bene di quanto è bello questo borgo!
Grazie per la precisazione, correggiamo subito!