A meno di un’ora di viaggio a sud-ovest di Siena, a Chiusdino, in Val di Merse, esiste un edificio fuori dal comune, che ci ha lasciati sbalorditi non appena si è palesato davanti ai nostri occhi.
Stiamo parlando dell’Abbazia di San Galgano!
Si tratta di un’abbazia unica al mondo, uno straordinario esempio di architettura in stile gotico-cistercense che detiene un’insolita particolarità: non possiede più il tetto.
E’ uno dei siti più visitati in assoluto della Toscana proprio per questa sua bizzarra mancanza e anche un luogo che si presta perfettamente all’organizzazione di eventi e matrimoni.
Se stai pensando di andare a fare un salto a San Galgano, ecco alcuni consigli utili che, secondo noi, ti permetteranno di vedere ogni cosa che questo luogo offre di interessante!
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Cosa troverai nell'articolo
Abbazia di San Galgano cosa vedere: tutte le info per scoprire la chiesa senza tetto della Toscana
Abbazia di San Galgano la storia
L’abbazia di San Galgano venne fondata tra il 1218 e il 1288 vicino a Chiusdino dai monaci cistercensi, per volere del vescovo Ildebrando Pannocchieschi. Quest’ultimo diede avvio alla costruzione dell’abbazia, la quale doveva sorgere lungo un’importante via di comunicazione (in questo caso la Via Maremmana), nei pressi di un fiume (Merse) e in un’area fertile da coltivare.
I lavori di costruzione procedettero piuttosto velocemente grazie alle ingenti somme provenienti dalle svariate donazioni; inoltre, non mancarono le concessioni ecclesiastiche che consentirono di impossessarsi dei beni delle abbazie benedettine dei dintorni.
Nel corso del 1200 San Galgano fu un’abbazia cistercense estremamente in voga, potente e conosciuta. Purtroppo una serie di spiacevoli vicissitudini, come la carestia, la peste e la crisi generale che si protrasse fino al XV secolo, portarono all’abbandono progressivo del monastero a partire dal 1474.
Dunque, in seguito ad un iniziale periodo di splendore, quest’abbazia cominciò a decadere già a partire dal XV secolo.
E’ diffusa la voce che la copertura in piombo di questa chiese gotica venne venduta dagli abati affidatari dell’Abbazia. In realtà sappiamo che l’edificio andò incontro ad un naturale declino che portò al crollo del tetto conferendogli l’attuale aspetto, tra i più unici e suggestivi al mondo.
Alla fine del XVIII secolo crollarono definitivamente anche le volte e un fulmine abbatté persino l’antico campanile, mentre nel 1789 la chiesa fu sconsacrata e i locali del monastero vennero adibiti a fattoria.
Solo nei primi anni del XX secolo venne avviato un restauro conservativo di ciò che rimaneva della grandiosa Abbazia di San Galgano.
Devi sapere che nel paese di Chiusdino, nel 1148 nacque Galgano Guidotti, unico figlio dei nobili locali Guido e Dionigia, molto religiosi, che allevarono Galgano secondo il credo cattolico.
Quando il giovane divenuto cavaliere decise di abbandonare la vita delle armi e delle guerre, si ritirò a Montesiepi, dove conficcò la sua spada nella roccia, che assunse l’aspetto di una croce e divenne il simbolo della sua rinuncia alla mondanità.
Proprio da lì nascerà in seguito l’Eremo che porterà alla fondazione dell’Abbazia che conosciamo noi oggi.
Galgano morì dopo solo un anno di vita eremitica e dalla sua morte nacque il mito del santo che si diffonderà poi in tutta Europa.
San Galgano Abbazia
Il complesso di San Galgano è costituito da due edifici differenti: l’Eremo e l’Abbazia.
Come era abbastanza frequente nel Medioevo nel caso di un movimento di tipo eremitico, i contadini si occupavano pian piano di spargere la voce, cosicché sopraggiungessero diversi pellegrini.
Per regolamentare la faccenda, solitamente venivano chiamati i benedettini, in questo caso giunsero i cistercensi, i quali vennero a fondare l’Abbazia.
Per quanto riguarda l’Abbazia, senza dubbio l’aspetto decadente che ha assunto nel corso degli anni e la sua rude bellezza rendono questo edificio una vera icona della regione Toscana, un edificio unico, incantevole e affascinante.
Si tratta di un’Abbazia in stile gotico, ma tradotto in maniera italiana: lo vediamo dalla prevalenza dell’orizzontalità sulla verticalità.
Lo stile che impera è estremamente semplice, così come voluto precisamente dall’abate dell’ordine cistercense Bernardo di Chiaravalle, che era favorevole ad un’architettura senza fronzoli e senza troppe sculture. Questo perché l’edificio doveva ispirare alla preghiera e non al distrarsi.
La Chiesa di San Galgano è a croce latina, suddivisa in tre navate da sedici campate. Del pavimento originario malauguratamente non rimane nulla e oggi puoi calpestare solamente della terra battuta, che durante la bella stagione si trasforma in un manto erboso. Idem se alzi gli occhi al cielo: non vedrai alcuna copertura, anche questa andata perduta.
La facciata risulta essere parzialmente rivestita in travertino e possiede tre portali con arco a tutto sesto. L’antico Scriptorium, luogo dove i monaci copiavano i manoscritti, ai giorni nostri adibito a biglietteria, è diviso in due navate da cinque pilastri a base cruciforme che sorreggono splendide volte a crociera decorate con motivi a girale.
Annoverata tra gli ambienti più importanti dell’Abbazia, la Sala Capitolare, divisa in ben sei campate e con una copertura con volte a crociera. Si tratta della sala dove in origine si ritrovavano i monaci per deliberare le principali regole della comunità.
Purtroppo non è più possibile vedere il refettorio, gli ambienti adibiti a cucina e altri locali, perché andati completamente perduti. Ma non perderti il piano superiore: troverai le celle dei monaci!
San Galgano Eremo
Collegato all’Abbazia, esiste l’Eremo, dove San Galgano andava sovente a pregare e dove alla fine della sua carriera militare impiantò la sua spada, rimasta lì per sempre e visibile ancora oggi dopo centinaia di anni.
L’edificio è costituito da una piccola chiesetta, con una cappella in cui si possono ammirare affreschi di Lorenzetti, piuttosto danneggiati e persino un campanile.
Nel luogo esatto in cui Galgano conficcò la spada nella roccia venne poi edificata la cosiddetta Rotonda, o Eremo di Montesiepi, consacrato nel 1185 da papa Lucio III. E’ un edificio più antico dell’Abbazia, sappiamo infatti che venne edificato alla fine del 1100 e corrisponde alla prima tomba di San Galgano.
Originariamente l’Eremo venne realizzato con una forma circolare (ecco perché la denominazione “Rotonda”). Oggi di questa prima antica conformazione non rimane molto: infatti nel tempo l’Eremo è stato inglobato all’interno di una struttura ancora più ampia dedicata al culto di San Galgano.
Al centro della cappella, protetta da un vetro, si trova la celebre Spada nella Roccia.
Tante diverse storie e leggende investono questo luogo da oltre 800 anni. Si narra addirittura che l’Eremo di Montesiepi sia uno dei tanti ambienti dove fu sepolto il Santo Graal, il calice utilizzato da Gesù durante l’ultima cena.
Si possono anche fare collegamenti con il mito di Re Artù e i Cavalieri della tavola rotonda!
Quando andare e quanto costa il biglietto
Puoi visitare l’Abbazia di San Galgano ogni giorno dell’anno e gli orari variano a seconda dei mesi in cui scegli di andare:
- dalle 9:00 alle 17:30 da novembre a marzo;
- dalle 9:00 alle 18:00 nei mesi di maggio e ottobre
- dalle 9:00 alle 19:00 nei mesi di giugno e settembre
- dalle 9:00 alle 20:00 nei mesi di luglio e agosto
Tieni bene a mente che è un luogo in cui vengono spesso organizzati eventi e matrimoni e in queste occasioni l’orario di apertura potrebbe variare.
Ricorda anche che l’ultimo ingresso avviene 15 minuti prima dell’orario di chiusura.
Non è necessaria la prenotazione, i biglietti si fanno direttamente alla cassa all’ingresso del sito.
Per quanto riguarda le tariffe, il biglietto costa 3,5 € e vale anche per il Museo civico e diocesano di Arte Sacra di San Galgano a Chiusdino.
Sono previste riduzioni per i ragazzi fino a 18 anni, per gli adulti sopra i 65 anni, per i gruppi superiori alle 20 persone e per gli studenti che mostrano il loro tesserino universitario.
E’ anche disponibile un biglietto cumulativo formato famiglia e per i residenti del comune di Chiusdino, per i bambini fino a 6 anni, per gli accompagnatori di disabili e per le guide turistiche l’ingresso all’Abbazia è gratis.
L’Eremo di Montesiepi è invece aperto ogni giorno dalle 9.00 al tramonto.
L’ingresso è gratuito, e ogni domenica mattina alle 11.30 si svolge la messa.
Abbazia di San Galgano ed Eremo dove parcheggiare
Per visitare l’Abbazia di San Galgano ti consigliamo di arrivare con la tua auto, che potrai lasciare in un comodo e ampio parcheggio accanto all’Abbazia.
Un sentiero sterrato un po’ in pendenza ti porterà poi all’Eremo di Montesiepi, in cima alla collina lì a fianco. In circa 10 o 15 minuti di cammino sarai arrivato a destinazione e in un’oretta avrai visitato entrambi i siti.
Conoscevi già l’Abbazia di San Galgano e l’Eremo di Montesiepi? Conosci altri siti e strutture particolari come questa che vorresti suggerirci? Facci sapere in un commento e restiamo in contatto!
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Elisa&Simone
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