Veneto

Cosa visitare a Padova in un giorno: tutte le informazioni utili e itinerario a piedi (+ mappa)

cosa visitare a Padova

Cosa visitare a Padova?

È la stessa domanda che ci ponevamo, fino a quando non abbiamo deciso di fare una ricerca approfondita in merito.

Simone, appassionato di storia dell’arte, ricordava chiaramente la presenza della famosa Cappella degli Scrovegni, dipinta da Giotto ma, cercando sul web, ci siamo resi conto che le cose da visitare sarebbero state molte di più!

Se stai pensando quindi di raggiungere Padova, ecco l’itinerario perfetto, secondo noi, per visitarla a piedi in un giorno!

Cosa visitare a Padova: la città dei “tre senza”

La cosa più curiosa che abbiamo sentito dire su Padova è l’essere soprannominata come la città dei “tre senza“: la città con il santo senza nome, dovuta al fatto che la Basilica di Sant’Antonio viene chiamata Il Santo, oppure la città del caffè senza porte in quanto il Caffè Pedrocchi, la storica caffetteria di Padova, rimase aperta giorno e notte dal momento dell’apertura, nel 1831, fino al 1916.

Infine Padova è anche la città del prato senza erba poiché la celebre piazza Prato della Valle anticamente risultava senza erba.

Prima di iniziare la visita della città, ti consigliamo di acquistare la Padova Card, con cui al costo di 18 € per una durata di 48 ore, potrai vedere i monumenti più importanti della città, tra cui la Cappella degli Scrovegni, il Palazzo della Ragione e il Battistero del Duomo.

Dove acquistare la Padova Card?

Puoi acquistarla materialmente presso gli uffici IAT presenti nella città di Padova, tramite il sito ufficiale www.cappelladeiscrovegni.it o ancora chiamando il call center al numero 049 2010020.

Leggi il nostro articolo sulla Padova Card cosa comprende per sapere tutte le attrazioni visitabili acquistando la carta.

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La Specola e Prato della Valle

Parcheggiato al Park gratuito Prandina , (scopri dove parcheggiare a Padova gratis) ci siamo incamminati per la prima tappa dell’itinerario, ovvero la Specola.

Questa torre, eretta nel 1777 per poter sperimentare le teorie astronomiche, venne costruita sopra la Torlonga, un’antica torre facente parte della fortificazione del castello.

Grazie ai suoi 49 metri di altezza, si erge in maniera prestigiosa sulla città, complici anche i riflessi dell’acqua del canale che scorre ai suoi piedi. Il lungo canale pedonale e i ponti che collegano i due argini, inoltre, permettono di osservare la Specola da angolazioni differenti.

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Prato della Valle circondato dal mercato settimanale dei prodotti non alimentari.

Dalla Specola ci siamo incamminati nella piazza facente parte dei famosi “tre senza”: Prato della Valle, ovvero il prato senza erba.

Tale nome oggi non sarebbe più appropriato in quanto di prato ce n’è eccome! Devi sapere inoltre che Prato della Valle risulta essere una delle piazze più grandi d’Europa, seconda solo a Piazza Rossa a Mosca.

La piazza, di forma ellittica, è composta da un’area verde, chiamata Isola Memmia in onore del suo committente, circondata da un canale d’acqua che gira tutt’intorno, decorato da statue di personaggi del passato, originariamente 88 mentre oggi ne restano 78.

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La Basilica di Santa Giustina che si scorge da Prato della Valle.

Alla sinistra di Prato della Valle, ti consigliamo di visitare anche la Basilica di Santa Giustina, facilmente trovabile grazie alle sue cupole e alla sua facciata rimasta incompiuta.

Basilica di Sant’Antonio

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La Basilica di Sant’Antonio in tutto il suo splendore.

Senza dubbio una della attrazioni che ci ha affascinato maggiormente, la Basilica di Sant’Antonio da Padova è il simbolo religioso della città.

Il tragitto perfetto da Prato della Valle per raggiungere la basilica è da Via Beato Luca Belludi: oltre ad ammirare le fantasiose vetrine della Drogheria Preti, si scorge la facciata della Chiesa seminascosta dagli edifici della strada.

Se credevamo di aver visto qualcosa di magnifico osservando già la facciata della Basilica, entrando all’interno siamo rimasti letteralmente stupefatti!

È veramente difficile trovare tanta armonia, sfarzo e cura nei dettagli e nelle forme come quella che si trova in questo edificio. Molte parti della chiesa sono totalmente dedicate al santo tra cui la Cappella delle Reliquie, dove sono custodite molte delle sue reliquie, come la lingua, e la magnifica Tomba di Sant’Antonio, dove ogni dettaglio scultoreo è curato nei minimi particolari.

Purtroppo non abbiamo materiale fotografico in quanto all’interno della Basilica non è permesso fare né foto né video.

Stai organizzando un week-end a Padova e dintorni? Allora leggi il nostro articolo su tre borghi da visitare nei dintorni di Padova!

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Palazzo Bo ed il Caffè Pedrocchi

Prima di recarti al Caffè Pedrocchi. per una pausa nel locale più antico della città, ti consigliamo di visitare il chiostro di Palazzo Bo, sede dell’Università di Padova, una delle più antiche al mondo insieme a quella di Bologna.

Dal chiostro, ricco di stemmi e decorato con stupendi affreschi, si accede per la visita guidata al Palazzo, in cui potrete ammirare tra le altre cose il Teatro Anatomico.

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Il Caffè Pedrocchi, di fama nazionale ed internazionale, è senza dubbio uno dei simboli della città di Padova ed anche lui fa parte dei “tre senza”, in quanto è nominato anche come il caffè senza porte.

Aperto nel 1831, rimase aperto giorno e notte fino al 1916. All’epoca fu punto di incontro di molti artisti ed intellettuali tra cui Stendhal, d’Annunzio, Eleonora Duse e Marinetti, oltre ad essere stato teatro dei moti risorgimentali studenteschi nel 1848.

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Essendo dei super golosi, abbiamo colto l’occasione per assaggiare il Caffè Pedrocchi, un gustoso caffè ricoperto da un’emulsione di panna fresca e menta in sciroppo! Che dici, ti abbiamo incuriosito?

Piazza delle Erbe, piazza della Frutta e Palazzo della Ragione

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Diretti verso Palazzo della Regione, ci siamo prima divertiti a girare per il mercato del sabato, soprattutto nel Sotto il Salone, ovvero la parte sottostante al Palazzo.

È qui che il mercato del sabato prende vita, con il suo vociare tipico e gli innumerevoli stand che vendono prodotti locali tra cui carni e formaggi, frutta e verdure di stagione. Il mercato si estende fino alle due piazze adiacenti, Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta, molto simili tra loro ma diverse in alcuni dettagli.

Ognuna di esse ha un elemento che la contraddistingue: mentre Piazza delle Erbe possiede la fontana, Piazza della Frutta si distingue per la Colonna del Peronio.

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Successivamente siamo entrati all’interno del celebre Palazzo della Ragione, sede dei tribunali cittadini fino al 1797.

Il Palazzo, oltre per il suo pregio artistico, è ricordato anche per possedere al piano superiore una delle sale pensili più grandi al mondo. Il “Salone”, di dimensioni enormi (81 x 27 metri ed alto 27 metri), presenta un suggestivo soffitto fatto di legno a volta, che ricorda molto la forma di una carena di nave rovesciata.

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Oltre alle dimensioni dell’ambiente, ciò che ci ha colpito di più sono stati gli affreschi a tema astrologico presenti sulla facciata. Nel Salone sono inoltre presenti una realizzazione del Pendolo di Foucault ed un gigantesco cavallo ligneo.

Piazza dei Signori, il Duomo ed il Battistero

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Finita la visita al Palazzo della Ragione, abbiamo raggiunto Piazza dei Signori, famosa per la sua torre con l’orologio astrario, costruita nel 1344.

Di aspetto molto elegante, il suo perimetro è delimitato da abitazioni di pregio ed edifici quali la chiesa di San Clemente e, in direzione Cattedrale, la Loggia del Consiglio.

A 5 minuti a piedi dalla piazza si trova il Duomo, che insieme al Battistero, forma il complesso di Santa Maria Assunta, disegnato nel 1551 da Michelangelo Buonarroti e terminato quasi due secoli dopo.

Mentre il Duomo risulta più spoglio nelle decorazioni, il Battistero, nonostante le sue dimensioni contenute, racchiude al suo interno un capolavoro di grande pregio artistico. Si tratta del ciclo pittorico di Giusto de’ Menabuoi, completato tra gli anni 1375 e 1378, raffigurante scene dell’Antico e del Nuovo Testamento.

Ciò che stupisce e rimane maggiormente impresso nella memoria si trova alzando gli occhi al cielo: la cupola, con al centro il Paradiso ed il Cristo Pantocratore al momento del giudizio universale, in un tripudio di forme, figure e colori!

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Sfortunatamente, al momento della nostra visita, abbiamo trovato il Battistero in via di restauro (lo sarà fino a luglio 2020), quindi molte parti di cupola e pareti erano coperte de impalcature. Sicuramente un motivo in più per ritornare a visitare Padova ed il suo Battistero!

Cappella degli Scrovegni

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Eccoci arrivati nel capolavoro simbolo della città di Padova, la Cappella degli Scrovegni.

La piccola cappella, di forme gotiche molto semplici, venne costruita intorno il 1303 dagli Scrovegni, ricca famiglia padovana di banchieri ed usurai.

Per decorare l’edificio, destinato come luogo sepolcrale per Enrico Scrovegni ed i suoi discendenti, vennero chiamati due grandi artisti del tempo: Giovanni Pisano per alcune sculture in marmo e Giotto per gli affreschi interni.

Dopo aver visto una riproduzione multimediale con storia ed aneddoti sulla cappella, insieme al gruppo di persone della visita guidata, siamo arrivati all’interno di uno dei capolavori dell’arte mondiale.

In un ambiente di modeste dimensioni, vengono narrate scene dell’Antico e del Nuovo Testamento in maniera piuttosto innovativa.

Oltre all’incredibile sapienza nell’uso del colore, Giotto conferisce ai suoi personaggi emozioni incredibilmente umane: negli occhi di Maria si legge veramente lo strazio per la perdita del figlio, Gesù, mentre si nota fortemente la rabbia e l’ira di coloro che stanno per condannare Cristo alla morte.

Mentre si ammirano tali capolavori, si rimane avvolti all’interno dell’incredibile volta celeste, dipinta sul soffitto della Cappella di colore blu e oro delle stelle.

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La visita all’interno della Cappella dura massimo 20 minuti, quindi ti consigliamo di scattare subito le foto ricordo e poi goderti questo capolavoro osservando ogni più piccolo dettaglio. Il nostro consiglio è quello di prenotare in anticipo i biglietti d’ingresso, sopratutto se intendete visitare la Cappella dei Scovegni nel fine settimana. 

Dove dormire a Padova: This Is Home B&B

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Finito il nostro itinerario a piedi di Padova, abbiamo ripreso l’auto e ci siamo recati al nostro alloggio nel This is Home B&B.

Ad accoglierci al nostro arrivo c’era Guia ed Andrea, i titolari della struttura, e la “star” della casa, il loro dolcissimo gatto di nome Prugna. L’accoglienza è avvenuta al piano terra, nella zona living, arredata in stile nordico con dettagli di design curati e mai scontati.

La felicità di Elisa è stata trovare fiori gialli freschi sul grande tavolo in legno, illuminato dalla scritta a neon “Home”. Al primo piano si trovano le tre camere, di cui due singole con bagno in comune e la camera matrimoniale con bagno privato, rispettivamente le camere B/W, Pop e Nordic, ognuna con un proprio stile che le contraddistingue.

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La camera che ci ha riservato Guia, la Nordic, è caratterizzata da colori tenui e dettagli di arredamento in legno e metallo.

Davanti al letto si trova un angolino perfetto per pianificare l’itinerario per la visita a Padova mentre si sorseggia una tazza di tè: sopra la scrivania di legno abbiamo trovato infatti guide e mappa per scoprire Padova e dintorni e tutto il necessario per prepararsi una buona bevanda calda.

Per due persone attenti all’ecosostenibilità come noi, una cosa che abbiamo apprezzato molto è stata la bottiglia d’acqua in vetro anziché in plastica.

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Dopo una dormita rigenerante sul comodo letto della nostra camera, ci siamo svegliati e siamo scesi al piano terra dove ci attendeva la colazione.

Una deliziosa chiffon cake preparata da Guia, panini caldi, cereali, marmellate e yogurt componevano il tavolo della colazione, accompagnata da un cappuccino al latte di soia e da un bicchiere di succo d’arancia.

Mentre gustavamo la chiffon cake, Guia ci ha aiutato nella pianificazione della visita di Padova e dintorni, consigliandoci attrazioni e locali dove mangiare. Inoltre, prima di arrivare, ci ha condiviso la sua mappa di Mymaps dove sono indicati le migliori enoteche, ristoranti, osterie e negozi per fare acquisti.

La nostra esperienza al This is Home BnB ci ha regalato momenti dove ci siamo sentiti a “casa” grazie alla convivialità dei titolari e del simpatico Prugna, ed il comfort dei servizi offerti. D’altronde l’obiettivo di Guia ed Andrea è quello di far sentire i proprio ospiti “a casa”, come si legge nel biglietto che abbiamo trovato in camera.

La felicità sta nelle piccole cose: un sorriso quando ti svegli, una golosa colazione per coccolarti, una calda accoglienza, una buonanotte dolce. Ecco cosa significa essere ospite al b&b This is home.

Dove mangiare a Padova: A Banda del Buso

Per pranzo, in compagnia di Martina di asfarasyoucantravel e Laura di mycornerofitaly, abbiamo mangiato nell’Osteria “A Banda del Buso”, che propone piatti della cucina padovana “sensa spendere tanti schei”.

Complice la piacevole atmosfera di convivialità creatasi nel nostro tavolo, abbiamo gustato con piacere i tipici cicchetti padovani accompagnati da un buon Merlot locale. Come primo abbiamo invece assaggiato i casonsei con ripieno alla barbabietola rossa, una squisitezza!

“A Banda del Buso” è stata una valida scelta sia per la posizione, nel centro storico di Padova, sia per la proposta di piatti tipici con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Te lo consigliamo con piacere per la tua prossima visita a Padova!

Caro lettore, queste sono le attrazioni che secondo noi non devi perdere per visitare Padova a piedi in un giorno. Ti è mai capitato di visitarla? Hai per caso suggerimenti da darci o vuoi segnalarci delle attrazioni che non abbiamo nominato? Lascia un commento e rimaniamo in contatto! Ciao!

Ringraziamo il Comune di Padova e il This is Home b&b per la collaborazione.

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