Se ti trovi in Emilia Romagna e desideri trascorrere una giornata a contatto con la natura, una passeggiata sull’appennino modenese potrebbe risultare un’ottima idea.
Qui si trova il Parco dei Sassi di Roccamalatina, famoso per le sue imponenti guglie in arenaria.
Oltre ad ammirare le formazioni rocciose, si possono percorrere diversi sentieri, con differenti gradi di difficoltà, per famiglie ed esploratori avventurosi.
Cosa troverai nell'articolo
Appennino modenese cosa vedere: i Sassi di Roccamalatina
Storia e ambiente
Il Parco regionale dei Sassi di Roccamalatina è un’area che si estende per 2.300 ettari sulle colline dell’appennino modenese, nei territori appartenenti ai comuni di Guiglia, Zocca e Marano.
All’interno del parco è presente una grande biodiversità concentrata in poco spazio: erica arborea a fianco di faggio e mirtillo, anemoni, gigli e ciclamini che colorano il bosco.
Anche diverse specie faunistiche abitano ed impreziosiscono l’habitat del parco tra cui il falco pellegrino e, in maniera sporadica, il lupo.
Il nome Roccamalatina deriva dal cognome della famiglia nobile dei Malatigni che dominarono il territorio tra il XII ed il XIV secolo. Grazie alla presenza dei Sassi, che fungevano da roccaforti naturali inespugnabili, diverse civiltà si sono insediate nella zona, tra cui i bizantini.
Sassi di Roccamalatina come arrivare
Per arrivare da Bologna in auto, bisogna prendere la Via Bazzanese e la Strada Provinciale Nuova Pedemontana. Successivamente bisogna seguire le indicazioni per Marano sul Panaro e poi per Guiglia. Se arrivi nel weekend, data la moltitudine di persone, potrebbe convenirti parcheggiare nei pressi della Pieve di Trebbio. Il tragitto ti impiegherà circa un’ora.
Se arrivi invece da Modena prendi la Via Vignolese SP623 in direzione Via Pieve di Trebbio e Guiglia, impiegando circa 52 minuti di auto.
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Sassi di Roccamalatina percorsi
Al Parco dei Sassi di Roccamalatina sono presenti oltre 100 chilometri di sentieri, percorribili a piedi e in bicicletta, con diverse difficoltà e lunghezze di percorrenza. Ci sono 12 sentieri numerati progressivamente dal numero 1 al 12, insieme ai sentieri 408, 410, 412, 416 ed il percorso Trekking tra Storia e Natura (TSN).
I sentieri disponibili ti permetteranno di visitare diverse attrazioni e borghi dell’appennino modenese come la Pieve di Trebbio, la Rocca di Sopra, il Castellino delle Formiche fino ad arrivare a Zocca e Guiglia.
Se cerchi ispirazione per altri trekking da fare, ti consigliamo di leggere la nostra esperienza alle Cascate del Dardagna.
Itinerario 3 Sassi Roccamalatina
L’itinerario che abbiamo scelto di fare è stato il N.3 che copre le seguenti tappe: Pieve di Trebbio – Borgo dei Sassi (Rocca di Sopra) – S. Apollonia – Mulino delle Vallecchie – Pieve di Trebbio. L’itinerario inoltre ha le seguenti caratteristiche:
- Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 minuti
- Difficoltà: E – escursionistico
- Lunghezza: 8,5 Km
- Dislivello massimo: 344 metri.
Dalla Pieve di Trebbio, luogo in cui abbiamo lasciato l’auto, si può prendere l’itinerario N.3 da due direzioni differenti, essendo un percorso che gira ad anello intorno ai Sassi.
Noi abbiamo scelto quello che inizia con la strada sterrata che, come prima tappa, ti porterà al Borgo dei Sassi.
A metà strada tra questo e la Pieve siamo rimasti incuriositi nel vedere alcune cassette contenenti della verdura fresca, poste ai lati del sentiero. Ci siamo avvicinati per capire il motivo di tale gesto ed abbiamo scoperto che l’azienda agricola La Serra lascia il raccolto della giornata a disposizione dei viandanti, in cambio di una piccola offerta. Noi abbiamo preso delle zucchine, visto che ci occorrevano!
La cosa che più ci ha colpiti è che, nonostante si possa pensare che tale iniziativa non sia mai applicabile in Italia, l’azienda sono ben 4 anni che la porta avanti con successo!
Dopo circa mezz’ora di cammino dalla Pieve, siamo arrivati al Borgo dei Sassi, noto anche come Rocca di Sopra, situato ai piedi del Sasso della Croce.
Il piccolo agglomerato presenta alcuni edifici ben conservati tra cui l’Oratorio della Madonna, una piccola costruzione ad una navata che possiede dei bellissimi affreschi al suo interno. Sull’altare, all’interno di una nicchia, si trova la statua della Beata Vergine Maria, considerata la protettrice del paese.
Superato il borgo dei Sassi, dove consigliamo di fermarti a mangiare da Altoforno, abbiamo intrapreso un sentiero che, seppur in discesa, risultava difficoltoso essendo molo scosceso e composti da grandi blocchi.
La vista costante verso i Sassi ci ha accompagnato fino ad arrivare al Mulino della Riva e alla omonima Sorgente, dove ci siamo rinfrescati, immergendo i piedi nella gelida acqua sorgiva.
È stato assolutamente rigenerante fermarsi ed ascoltare il suono dell’acqua che da secoli scorre in quest’area.
Dopo esserci rimessi in marcia, abbiamo dovuto percorrere un tratto di cammino, che pur essendo il più faticoso in quanto era in salita, ci ha premiato per la bellezza delle viste verso i Sassi.
Sulla destra infatti si trova una bellissima distesa verde da cui svettano le formazioni rocciose.
Alla fine del tratto in pendenza siamo arrivati in località S.Apollonia dove ci si può fermare a fare ulteriori scatti e, in caso fosse ora di pranzo, puoi rifocillarti alla Trattoria Sant’Apollonia.
Prima di ritornare al punto di partenza, alla Pieve di Trebbio, abbiamo fatto una piccola sosta al Mulino delle Vallecchie, antica struttura attiva già nel 1500, che oggi ospita un’attività agrituristica.
La Pieve di Trebbio
La storia della Pieve di Trebbio presenta delle origini ancora avvolte nel mistero.
Probabilmente sorge su un antico edificio di cultura pagana mentre la prima chiesa risalirebbe intorno al X secolo e la troviamo citata come Pieve dal XII secolo.
Se inizialmente era dipendente dalla Pieve di S. Maria di Monteveglio, successivamente si distaccò diventando una diocesi indipendente. Si crede che anche i Templari abbiano avuto contatti con la Pieve.
Il complesso è costituito da una piccola torre sulla sinistra, da un battistero ottagonale sulla destra e dall’ospitale per l’assistenza ai pellegrini e ai viandanti.
All’interno della Pieve si trova anche una cripta. Nonostante sia stata rimaneggiata nei secoli, con restauri in linea con lo stile dell’epoca, la chiesa risulta comunque un edificio parecchio interessante.
Dove mangiare
Lungo l’itinerario 3 si trovano diversi punti di ristoro, precisamente al Borgo dei Sassi, a S.Apollonia e al Mulino delle Vallecchie.
Tra questi, ti consigliamo di fermarti alla prima tappa, dove troverai Altoforno Impasti Agresti, un locale che di certo non passa inosservato.
Si trova sulla parte di sentiero che collega il Borgo dei Sassi con il percorso 3 che conduce al Mulino della Riva. I gestori di Altoforno sono molto attenti alla scelta e all’uso delle materie prime, biologiche e possibilmente a Km 0.
Mentre durante la settimana preparano prodotti da forno per negozi e botteghe, nel weekend aprono al pubblico per proporre piatti a base di verdure, formaggi e prodotti da forno.
Noi ci siamo fermati per una “piccola” merenda a base di cheesecake ai frutti rossi e plumcake alla lavanda. Dire che questi dessert sono stati buonissimi sarebbe riduttivo! Sicuramente Altoforno sarà una prossima tappa per un bel pranzo, magari in compagnia di amici.
Altri luoghi da visitare sull’ appennino modenese
Grotte di Labante
Le Grotte di Labante si trovano sull’appennino bolognese, a soli 40 minuti di auto dai Sassi di Roccamalatina.
Rappresentano un fenomeno carsico, unico nel suo genere, formatosi grazie all’erosione dell’acqua che da millenni scorre nella zona, creando le famose grotte. Oltre a visitare gli antri e le cascate, da qui partono diversi sentieri che ti porteranno a scoprire le amenità nascoste dell’appennino bolognese.
Cascate del Bucamante
Situate a Serramazzoni, a soli 45 minuti di auto dal Parco dei Sassi, l’oasi naturalistica delle Cascate del Bucamante sono un’ottima meta per trascorrere un weekend in armonia con la natura.
Anche qui il percorso di visita è ad anello e i due sentieri percorribili sono il sentiero rosso Odina ed il sentiero verde Titiro che ti porteranno ad ammirare i vari salti delle cascate.
Conoscevi già il Parco dei Sassi di Roccamalatina? Hai altri itinerari da suggerirci sull’appennino modenese?Raccontaci la tua esperienza in un commento e restiamo in contatto!
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