Dopo aver terminato la visita a Greve in Chianti, per caso abbiamo notato un percorso che ci avrebbe portato a visitare alcuni “tesori” delle Terre del Chianti, tra cui Montefioralle ed altri luoghi delle colline fiorentine meno noti. Nonostante i nostri abiti non fossero stati dei più adatti, senza esitazione abbiamo intrapreso il percorso di 8 chilometri che in meno di 20 minuti ci ha condotti nel borgo di Montefioralle.
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Info e consigli utili sul percorso Slow Road
Slow Road è un progetto intrapreso dal comune di Greve in Chianti in collaborazione con l’associazione culturale “La Macina di Cresci”. Obiettivo di tale iniziativa è valorizzare il territorio incentivando un turismo consapevole, la formazione dei giovani e lo sviluppo delle eccellenze artigianali. Il percorso, che inizia dal Museo di San Francesco di Greve in Chianti, è infatti intervallato da aree di relax composte da oggetti di arredo urbano, creati grazie alla collaborazione tra designers provenienti dall’Università di Firenze ed una rete di aziende locali.
Per intraprendere questo cammino, ti consigliamo di indossare abiti comodi e scarpe sportive in quanto negli 8 km di tragitto si incontrano diverse pendenze e bisogna passare per sentieri sterrati. Inoltre, nella prima parte che collega Greve in Chianti a Montefioralle, bisogna fare un pizzico di attenzione in quanto dovrai camminare sul ciglio della strada provinciale.
Le Terre del Chianti attraverso lo Slow Road.
Visita a Montefioralle
La prima tappa del tragitto è stata la sosta al borgo di Montefioralle. Mentre sulla sinistra si apriva il panorama che mostrava tutto il fascino delle colline fiorentine, dall’altro lato il castello di Montefioralle si ergeva in tutto il suo splendore.
Il borgo medievale, che si sviluppa tutt’intorno al castello, è composto da una via principale, che segue il tracciato delle mura, intervallata da minuscoli vicoli che collegano l’esterno delle mura con l’interno. Sono proprio questi vicoli ad essere i protagonisti di Montefioralle: ognuno di essi è composto da zone coperte, come delle piccole gallerie, dove nella parte superiore si sviluppano delle abitazioni, tutte rivestite in pietra, quasi a sembrare che qui il tempo si sia fermato a qualche secolo fa.
Nel caso volessi raggiungere il borgo in auto, ci sono molti parcheggi liberi disponibili proprio davanti al castello.
Visita a La Pieve di San Cresci ed alla Cappella di Zano
Salutato Montefioralle, le indicazioni dello Slow Road ci segnalavano che la prossima tappa sarebbe stata la Pieve di San Cresci. Il tragitto che ci ha condotti fin qui è stato uno dei più emozionanti: il sentiero girava tutto intorno Montefioralle potendolo ammirare da diversi punti di vista, con il paesaggio delle Terre del Chianti che faceva da scenografia. Prima di arrivare alla Pieve, sede dell’associazione “La Macina di San Cresci” abbiamo incontrato il piccolo Lago San Cresci, sulla sinistra, ed un minuscolo cimitero sulla destra.
Superata la Pieve di San Cresci, la cui facciata in stile romanico si presta perfettamente per degli scatti memorabili, abbiamo scoperto una piccola perla, di cui siamo rimasti incredibilmente sorpresi. Posizionata in disparte, nascosta da alberi di cipresso, pino e ulivo si scorge la Cappella di Zano. Di proporzioni esigue, ricorda per il contesto in cui si trova e le dimensioni, la più famosa Cappella della Madonna della Vitaleta, in Val d’Orcia. Secondo noi un edificio simile avrebbe tutto il potenziale per diventare un’attrazione fotografica, al pari della più fortunata Vitaleta. Basterebbe forse curare maggiormente la flora che cresce rigogliosa intorno alla cappella.
Ritorno a Greve in Chianti e degustazione all’Enoteca Falorni
Terminato il percorso di 8 km, con il sole che ormai proiettava lunghe ombre sulle Terre del Chianti, ci siamo diretti al borgo di Greve in Chianti pronti per la visita guidata al Museo del Vino e per la degustazione all’Enoteca Falorni!
Conoscevi già il percorso Slow Road? Hai mai visitato borghi antichi tramite sentieri naturalistici? Facci sapere in un commento e rimaniamo in contatto!
Se vuoi un’altra idea su come trascorrere un week-end all’insegna del turismo sostenibile e slow, ti consigliamo di leggere la nostra esperienza tra i borghi di Garda, Bardolino e Lazise, a bordo di una bici.
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