Valle d'Aosta

Cosa vedere ad Aosta in inverno se non sai sciare

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Era la prima volta che ci trovavamo a trascorrere un weekend sulla neve, precisamente a Pila, in Valle d’Aosta. Essendo negati a sciare (facciamo parte del team schiappe), abbiamo scelto di prendere la seggiovia e scendere fino alla città di Aosta. Non avevamo mai considerato per una visita il capoluogo valdostano ma, dopo poco tempo che giravamo per le sue vie, ci rendevamo conto che le cose da vedere ad Aosta sarebbero state diverse. Continua a leggere per sapere cosa vedere ad Aosta in inverno e come trascorrere la tua giornata anche se non sai sciare!

Cosa vedere ad Aosta in inverno

Come arrivare ad Aosta

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Aosta, il capoluogo della regione più piccola d’Italia, nonostante si trovi in un punto molto a Nord-Ovest della nostra penisola, è facilmente raggiungibile, sia che tu arrivi in auto o in treno. In auto, si che tu provenga da Milano o da Sud, prendendo la A1/E35 direzione Biella, troverai l’uscita che ti condurrà ad Aosta. Se invece arrivi in treno, una volta raggiunta la stazione di Torino Porta Susa, ci sono diversi treni che la collegano ad Aosta.

Se invece alloggi in prossimità delle piste ma non sei minimamente portato a sciare (come noi d’altronde), puoi utilizzare mezzi di trasporto alternativi quali le telecabine. Da Pila, il luogo dove abbiamo alloggiato, ci siamo serviti della telecabina Pila-Aosta che è in funzione dalle ore 08.00 alle 17.00 con i seguenti costi:

  • Andata e ritorno: Adulti 7,00 €, ragazzi <14 anni 5,00 €, bambini <8 anni gratis
  • Una corsa: Adulti 4.50 €, ragazzi <14 anni 3,50 €, bambini <8 anni gratis

Porta Pretoria

cosa vedere ad aosta
Cosa vedere ad Aosta: Porta Pretoria

Arrivati ad Aosta tramite la seggiovia in partenza da Pila, la prima attrazione incontrata lungo il cammino è stata la Croce di Aosta. Nota anche come la Croce di Calvino, posta sull’incrocio tra cardo e decumano dell’antica Augusta Pretoria, venne eretta nel 1541 per commemorare la cacciata dei calvinisti dalla regione. Il monumento, alto all’incirca 6 metri, è costituito da una colonna sormontata da una croce in pietra grigia.

Poco dopo si trova Porta Pretoria, uno degli ingressi dell’antica città romana di Aosta, posizionato nella parte orientale. Di origini antichissime (fondata nel 25 a.C.) e di aspetto mastodontico, la porta è composta da due serie di arcate costituite da un arco centrale più largo e due laterali più piccoli. Camminando nello spazio tra le due arcate si può notare lo scavo sottostante, che arriva fino a 2 metri di profondità, dove si trova l’antica pavimentazione romana. In epoca medievale, sulla sommità dell’arco centrale, venne costruita una cappella sotto la quale era posto un forno per la cottura del pane.

Visitando la città di Aosta, noterai che i riferimenti all’epoca romana sono veramente molteplici e tutti narrano, in maniera silenziosa ma decisa, la storia e i cambiamenti dell’antica Augusta Pretoria.

Teatro Romano

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Teatro Romano

A pochissimi passi da Porta Pretoria, si trova una delle attrazioni di epoca romana che abbiamo fortemente adorato: il Teatro Romano! Per entrare a visitare questa attrazione ti consigliamo di procurarti un biglietto comprendente la visita al Teatro, Criptoportico forense, Basilica di San Lorenzo e il museo archeologico regionale al costo di 7 euro, utilizzabile durante tutto l’anno.

Di aspetto sicuramente diverso rispetto al teatro romano di Trieste, la prima cosa che salta subito all’occhio è la facciata posta a sud, alta ben 22 metri. I blocchi di pietra che vanno a comporre la costruzione, si modellano a creare arcate di diverse dimensioni, tutte seguenti rigorosamente uno schema logico ed armonioso. Oltre alla facciata, dell’antico teatro rimane la parte dove venivano recitati gli spettacoli, la cavea, ed alcune gradinate un tempo adibite a posti riservati per nobili e senatori. Inoltre, guardando nel livello più basso, sono rimasti conservati alcuni ambienti che un tempo fungevano da camerini per gli attori.

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La vera emozione nel visitare il Teatro Romano, secondo noi, sta nel camminare attorno ad esso ed ammirare il panorama che lo circonda: guardando la facciata verso il lato nord, si possono scorgere le Alpi, innevate di inverno, che fanno da sfondo, quasi come una scenografia naturale! Chissà che spettacolo un tempo quando si poteva assistere agli spettacoli teatrali all’aperto, alzare leggermente gli occhi al cielo e fermarsi a contemplare tale meraviglia!

Se ami visitare le città che si trovano in altitudine con vista montagna, ti suggeriamo di vedere San Candido, un delizioso centro della Val Pusteria.

Arco di Augusto

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Arco di Augusto

L’ultima attrazione romana ad Aosta che ti consigliamo di visitare è l’Arco di Augusto. Definito come il simbolo della città, l’arco venne innalzato nel 25 a.C, stesso anno di costruzione di Porta Pretoria, in onore dell’imperatore Augusto.

Quando siamo andati noi nel mese di Gennaio, era ancora in corso l’evento espositivo “Dinosauri in carne ed ossa – Scienza e arte riportano alla vita i dominatori di un mondo perduto“, con installazioni, posizionate in giro per la città, raffiguranti riproduzioni di dinosauri a grandezza naturale. Vicino all’Arco di Augusto era presente il modello di un Diplodocus dal collo lunghissimo!

Collegiata dei Santi Pietro e Orso

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Le cose da vedere ad Aosta non sono finite qui! Infatti tornando indietro dall’Arco di Augusto, ci siamo recati alla Collegiata di Sant’Orso, complesso liturgico composto da Chiesa, Campanile, Priorato e Chiostro. Prima di arrivare, sulla sinistra, si trova l’antico Tiglio di Sant’Orso, piantato ben 500 anni fa ed oggi sorretto da una struttura che cerca di preservarne intatta la forma.

La collegiata dall’esterno possiede delle forme e dei colori veramente piacevoli alla vista. La chiesa infatti è formata da una facciata gotica di colore giallo, con gli archi rivestiti in mattoni di colore rosso, mentre all’interno le colonne sono ricoperte da marmo. Il Chiostro, preceduto dalla splendida facciata esterna del Priorato, possiede elementi veramente interessanti che meritano una visita, come i capitelli delle colonne, ognuno dei quali racconta una storia tramite dettagli, figure animali ed umane e motivi vegetali!

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Il Chiostro della Collegiata
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A due passi dalla Collegiata, si trova la Basilica Paleocristiana di San Lorenzo, visitabile sempre con il biglietto cumulativo acquistato per il Teatro Romano. Della Basilica rimangono i resti delle antiche mura, visitabili grazie ad un percorso composto da pedane sopraelevate.

Cattedrale di Santa Maria Assunta

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L’ingresso della Cattedrale

Prima di arrivare nella Piazza della Cattedrale, abbiamo fatto visita al Criptoportico Forense, una costruzione monumentale che aveva lo scopo di delimitare un’area dedicata al culto. Datato all’epoca di Augusto, il criptoportico si trova in una zona seminterrata, costituito da colonne molto massicce in pietra con due gallerie posizionate a forma di ferro di cavallo. All’interno abbiamo trovato un’esposizione mobile che mostrava i vari progetti presentati in occasione del bando della costruzione di Aosta est.

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Dopo la Collegiata di Sant’Orso, il monumento religioso più rappresentativo della città è sicuramente la Cattedrale. Situata nell’ampia piazza Giovanni XXIII, con le Alpi innevate che svettano sulla destra, la prima cosa per cui si fa notare è sicuramente il portico di ingresso, composto da affreschi e statue in terracotta datate nel XVI secolo. Lo splendore della Cattedrale continua anche all’interno dove si possono vedere il ciclo di affreschi del sottotetto e l‘altare in marmo nero con intarsi multicolori.

Se ti stavi chiedendo cosa vedere ad Aosta in inverno, speriamo che il nostro articolo ti abbia aiutato nel pianificare la tua giornata! Conoscevi già Aosta? Hai altri consigli da suggerirci? Se hai piacere, lascia un commento qui sotto e restiamo in contatto!

2 Comments

  • Reply
    Sara
    28 Gennaio 2023 at 13:26

    Si,in effetti la Valle d’Aosta è ricca di monumenti e distrazioni per i turisti, purtroppo però c’è veramente poco e niente per i residenti..infatti la maggioranza di chi abita questa bella e piccola cittadina trova conforto nell’alcool 😱

    • Reply
      Simone Sciarrini
      29 Gennaio 2023 at 18:03

      Ciao Sara, peccato perché una regione che meriterebbe tantissimo!

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