Se siete di passaggio nella Sicilia orientale, una visita per scoprire cosa vedere a Noto è assolutamente d’obbligo a parere nostro!
Ne avevi mai sentito parlare? Noto sorge a soli 30 km da Siracusa, in una zona collinare nel sud est dell’isola, in Val di Noto ed è conosciuta in particolar modo per la cospicua quantità di meraviglie in spiccato stile barocco che si vedono ovunque visitando la città.
Dal punto di vista architettonico Noto è infatti davvero impressionante e fuori dal comune, in assoluto la località che più di tutte merita l’appellativo di capitale del Barocco, per via del patrimonio artistico d’altissimo livello.
Se programmi la tua visita a Noto nel mese di maggio potrai persino assistere allo spettacolo dell’Infiorata, una festa tradizionale in occasione della quale via Cavour viene ricoperta da artistiche composizioni floreali.
La pietra calcarea locale, bianca e a tratti dorata, è stata utilizzata in maniera molto sapiente dagli artigiani e dagli artisti al fine di ottenere delle creazioni strutturali e dei palazzi dal grandissimo sfarzo, dotati di forme sinuose e bizzarre convessità, creando, così facendo, particolari giochi di luce e ombra.
Elisa ed io siamo rimasti estasiati da questa ricca e variegata città davvero ammirevole, che non si vergogna di mostrarsi in tutto il suo fascino. Siamo certi che questa meraviglia lascerà a bocca aperta anche te!
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Noto città barocca: una fortuna nata da una disgrazia
Il terremoto
Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta di Noto con un fatto molto destabilizzante che segnò al tempo stesso la fine e la rinascita di questa fiorente città.
Nell’anno 1693 un forte ed inaspettato terremoto sconvolse gli abitanti di tutti i centri minori del sud est della Sicilia, anche se venne avvertito persino tra Catania e Palermo fino in Calabria, ma recando danni meno distruttivi.
Ricordato come il tragico terremoto del Val di Noto, si trattò del più terribile evento sismico della storia d’Italia che spazzò via letteralmente secoli di storia di diverse località dell’isola sud-orientale.
Da questo avvenimento nacque un’ipotesi di ricostruzione urbana per le città distrutte e che pose come protagonista il barocco, che in quel momento stava conquistando il mondo intero.
Tutte le nuove località risorsero nuovamente nell’arco di appena trent’anni, alcune in siti del tutto diversi da quelli preesistenti, altre su quelli originali. Tutte quante furono connotate dall’identità di ardite scenografie barocche e fantastiche architetture.
Noto fu proprio tra le città che vennero riedificate in luogo diverso rispetto a quello in cui sorgevano in passato. Gli architetti che immaginarono le chiese e gli spazi di Noto realizzarono senza dubbio uno degli esempi più colti della ricostruzione del Val di Noto.
Il barocco a Noto
Dalle ceneri delle città devastate dal terremoto ci fu una notevole ripartenza che glorificò in particolar modo la bellezza dello stile baroccheggiante che contraddistingue ancora oggi gli edifici, i palazzi e le piazze di Noto, Modica, Scicli, Ragusa, Catania e altre ancora.
Il barocco siciliano vuole esprimere la gioia di vivere, il senso del ritorno alla vita. La gaiezza delle sue sculture vuole manifestare a gran voce il rifiuto della catastrofe.
Interamente realizzata in pietra e con una strana e singolare tonalità dorata, apprezzabile soprattutto all’ora del tramonto, Noto è un vero e proprio gioiello d’arte nel quale il barocco siciliano ha lasciato una nota indelebile.
Passeggiando tra le vie di Noto, ci si imbatte in un’architettura fortemente scenografica, con palazzoni apparentemente edificati nell’intero e balconate riccamente decorate.
La parola chiave che viene subito in mente osservando le sfarzose facciate delle abitazioni è “opulenza di decorazioni”. L’esuberanza decorativa è tipica del barocco siciliano e la città di Noto ne è invasa.
Ti accorgerai ben presto che la massima espressione di questo fenomeno artistico è presente nell’architettura delle chiese, con le loro bizzarre facciate concave e convesse e le scenografiche scalinate.
Questo perché l’avvio della ricostruzione degli edifici delle città distrutte dal terremoto del 1693 fu possibile solamente grazie alle ingenti somme di denaro che investirono nel progetto alcuni ordini religiosi e soprattutto la Chiesa.
Cosa vedere a Noto: consigli per visitarla in un giorno
Il centro storico di Noto
Le chiese, i palazzi e gli edifici in generale che ci sono a Noto sono davvero molto numerosi e variegati, quindi il nostro consiglio è senz’altro quello di percorrere in lungo e in largo il centro storico e vedere un po’ di tutto.
Fatti trasportare lungo le larghe e spaziose strade del paese, passeggia a fianco delle pareti esterne dei palazzi barocchi e lascia che i dettagli decorativi nascosti suscitino in te grande meraviglia e stupore.
Pensa che a Noto i vialoni hanno lo stesso identico andamento: vanno tutti quanti da est ad ovest, in maniera tale che possano essere ben colpiti dal sole per gran parte della giornata!
Alcune grandi piazze e terrazze interrompono ogni tanto le strade principali e più importanti di questa artistica città che risulta essere organizzata perlopiù su due assi principali, ovvero corso Vittorio Emanuele e via Cavour.
Il modo migliore per essere accolti all’interno di questo meraviglioso centro storico è senz’altro la Porta Reale o Ferdinandea, che si presenta come una sorta di arco di trionfo.
Una volta varcata la soglia, ti ritroverai esattamente in corso Vittorio Emanuele, una delle due vie principali dalla quale potrai facilmente raggiungere tutti i punti di maggiore interesse. Vediamone alcuni.
La Chiesa di San Francesco all’Immacolata
Una volta giunto nel cuore dell’accogliente città di Noto, sulla destra troverai la cosiddetta Piazza Immacolata, sulla quale si affaccia la Chiesa di San Francesco.
Posto in cima ad un’ampia e meravigliosa scalinata a tre rampe, questo edificio religioso si staglia verso l’alto in tutta la sua magnificenza, con la facciata restaurata in tempi recenti.
Ti consigliamo di vedere anche dentro questa bella chiesa, in quanto è notevole la quantità di arte, decorazioni e altre opere d’alto pregio che arricchiscono lo spazio interno all’edificio ad un’unica campata.
Tra le tele, gli affreschi, i dipinti, i crocifissi e le sculture che potrai trovare all’interno di San Francesco, soffermati ad ammirare soprattutto la scultura in legno della Vergine Immacolata, posta in fondo alla navata, sull’altare.
A sinistra, questo edificio confina con il Monastero benedettino del SS. Salvatore, del quale puoi intravedere solo uno dei quattro lati, se ti trovi in Piazza Immacolata, vicino allo scalone di accesso alla chiesa.
Da questa prospettiva ti sarà possibile osservare la parete esterna dell’edificio, intervallata da finestre con ringhiere in ferro battuto, sulla cima un archetto scolpito a bassorilievo e persino la torre campanaria, dalla cui sommità puoi godere di una bella vista panoramica.
Chiesa di Santa Chiara
Rimanendo su corso Vittorio Emanuele, ti imbatterai in un altro edificio religioso di grande interesse e considerata una delle più prestigiose e complete testimonianze d’arte barocca in città: la Chiesa di Santa Chiara.
Conosciuta anche come Chiesa delle donne, Santa Chiara di Noto venne progettata nel 1730 dall’architetto Rosario Gagliardi e completata ventotto anni dopo.
L’edificio costituiva un unico grande complesso con il vicino Convento di clausura delle Clarisse e oggi è ancora possibile vedere i suoi sfarzosi e impressionanti interni.
L’ingresso è gratuito e te lo raccomandiamo caldamente! La Chiesa possiede un’unica navata ed è a pianta ellittica, ispirata proprio al modello delle chiese romane tipiche del Cinquecento e del Seicento.
Lungo le pareti si susseguono quattro altari policromi in marmo, ma fai caso soprattutto alla parete destra della Chiesa: noterai delle aperture tonde, utilizzate in passato dalle clarisse del convento accanto per assistere alle funzioni religiose senza farsi vedere.
Devi sapere che l’ingresso utilizzato in tempi recenti è posto in un luogo diverso da quello originale: infatti, originariamente la gente accedeva ad entrambi gli edifici da Corso Vittorio Emanuele.
Successivamente, nel corso dell’Ottocento, un intervento di sbancamento causò un abbassamento del livello della strada, rendendo impossibile l’utilizzo dei portali di ingresso originari.
Oggi, questi portali risultano murati e l’accesso avviene da Via Capponi tramite una piccola scalinata appositamente realizzata per i visitatori che desiderano vedere l’interno della Chiesa.
Prima di proseguire, ti suggeriamo di pagare un biglietto a parte e salire sulla splendida terrazza della Chiesa di Santa Chiara, da dove potrai avere una fantastica vista sulla Cattedrale di Noto!
Cattedrale di San Niccolò
Arriviamo alla Cattedrale principale e più conosciuta a Noto: il Duomo. Con una meravigliosa facciata in stile tardo barocco, realizzata in pietra calcarea, questa Chiesa merita da sola la visita a Noto.
Con le sue cupole e le due torri laterali alla maestosa facciata principale, questa Cattedrale può essere considerata il Simbolo della città, collocata nel cuore del centro storico, in cima ad una monumentale e scenografica scalinata a quattro rampe.
L’edificio è stato costruito subito dopo il terremoto del 1693 e resistette pressoché dignitosamente fino al 13 marzo 1996, giorno in cui la grande Cattedrale crollò rovinosamente, radendo al suolo le navate destra e centrale.
Inaugurata e riaperta al pubblico nel 2007, la Cattedrale al suo interno custodisce opere d’arte, bassorilievi marmorei e dipinti che rappresentano il tesoro della città. Se ci fai caso, gli affreschi risultano molto più moderni, perché in effetti sono stati nuovamente realizzati a seguito della ricostruzione!
Questo elegante e prestigioso gioiello dell’architettura del Settecento è particolarmente ammirabile verso sera, quando i raggi del sole che tramonta accendono la facciata colorandola di un nuovo colore, mettendo in risalto il materiale roccioso.
Palazzo Ducezio
Nel cuore del centro storico, proprio di fronte alla cattedrale, trovi un bellissimo palazzo, realizzato intorno al 1760 e che salta subito all’occhio per la sua architettura barocca: Palazzo Ducezio.
La posizione di questo edificio non è stata lasciata al caso. Infatti, durante la ricostruzione della città post terremoto, si è deciso di collocare la sede del potere politico esattamente di fronte alla sede del potere religioso, rappresentato dalla Cattedrale di San Niccolò!
Il palazzo Ducezio si trova infatti ai piedi della lunga e suggestiva scalinata che porta al Duomo soprastante. Il palazzo rappresenta la sede del Municipio di Noto ed è stato denominato in questo modo in onore di Ducezio, ovvero il fondatore della città.
All’interno, il salone di rappresentanza della città, denominato Sala degli Specchi, a pianta ovale, riporta prestigiosi stucchi e ori di stile Luigi XV che vennero posti a decorare l’ambiente alla fine del XIX secolo.
Oggi questo salone ospita ancora manifestazioni importanti e illustri delegazioni. Prima di lasciare il palazzo, noi ti consigliamo di andare anche sulla terrazza per godere di una bella vista sul corso e la cattedrale.
Palazzo Nicolaci di Villadorata
Costruito tra la prima e la seconda metà del Settecento, Palazzo Nicolaci è uno straordinario esempio di architettura civile, che ci svela il cuore della città netina.
Considerato uno dei più importanti dei sette palazzi nobiliari presenti a Noto, questo edificio possiede un’ampia facciata con un portale fiancheggiato da colonne e sormontato da una balconata in stile barocco.
Edificato su due piani, Palazzo Nicolaci presenta dei balconcini con sinuose inferriate ricurve e sorretti da mensoloni in pietra riccamente decorati con tante diverse figure grottesche e bizzarre. Ti accorgerai come questi balconi sono una caratteristica peculiare di Noto e del Barocco Roccocò!
Della numerosa famiglia Nicolaci faceva parte un personaggio molto affascinante, un certo Giacomo Nicolaci, ricordato come Giacomo il Gobbo o l’Alpinista. I balconi da cui ci si può affacciare rappresentano molto bene questo personaggio!
Gli alpinisti, infatti, credono nel cammino di ricerca della conoscenza e in questi balconi si può proprio intravedere questo cammino in cinque rampe: i fanciulli, che rappresentano la crescita, il cavallo alato che evoca invece il bene che nasce dal male, il centauro, rappresentante la purificazione, la sirena la tentazione e infine il leone con le ali, che rappresenta l’uomo che ha raggiunto la pienezza della vita e vola alto ad un livello superiore.
Un’altra curiosità che si rispecchia nell’aspetto del palazzo è il fatto che i discendenti di Giacomo furono legati alla massoneria e infatti, già nello scalone di ingresso, si possono intravedere alcuni simboli legati a questa, come il melograno e il sole che trionfa portato da Apollo.
Insomma, avrai capito che questo palazzo è un vero e proprio scrigno di tesori, dettagli e sculture da non perdere! Ti consigliamo di fare attenzione agli orari di visita e di acquistare il biglietto cumulativo se sei interessato a visitare anche il sopra citato Palazzo Ducezio.
Avevi già in mente di visitare Noto nel sud-est della Sicilia? Ora che hai scoperto quanto di bello c’è da vedere, pensi che inserirai nel tuo itinerario di viaggio questa località ricca di storia e arte barocca?
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Un saluto da Elisa&Simone
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