Umbria

Duomo di Orvieto: curiosità e tutte le informazioni per visitare il capolavoro umbro

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Uno dei capolavori dell’arte italiana e tra gli esempi più significativi di architettura gotica, il Duomo è stato il simbolo della città di Orvieto fin dal momento della sua costruzione.

Situato nel punto più alto dello sperone su cui poggia la città umbra, la cattedrale è il punto di riferimento per fedeli e turisti che da tutto il mondo giungono ad Orvieto per ammirarla.

In questo articolo ti sveliamo sul Duomo di Orvieto le curiosità e tutte le informazioni utili per visitarlo al meglio.
Inoltre se desideri visitare “la città alta e strana” e le sue attrazioni ti suggeriamo di leggere il nostro articolo su Orvieto cosa vedere.

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Duomo di Orvieto: curiosità e informazioni utili

Duomo di Orvieto biglietti e orari

Duomo di Orvieto: curiosità e tutte le informazioni per visitare il capolavoro umbro 1

Se giungi ad Orvieto per visitare il Duomo, ti suggeriamo di abbinare anche la visita ad altre attrazioni come il Pozzo di San Patrizio e Orvieto Undergound.

Per il biglietto ti suggeriamo di acquistare la Orvieto Carta Unica, una card che contiene ad un prezzo vantaggioso l’ingresso a diverse attrazioni. È valida per un anno e ti permette di usufruire di sconti anche sulle prenotazioni di hotel e ristoranti convenzionati.
Il costo è di 20 €, 10 € per il biglietto ridotto riservato a studenti, gruppi di almeno 10 persone e over 65; gratuito per i bambini fino ai 10 anni.

Il costo del singolo ingresso al Duomo e alla Cappella di San Brizio è di 5 € ed è inclusa anche la visita al Museo dell’Opera del Duomo.

Il Duomo ha i seguenti orari di ingresso:

  • Novembre-Febbraio: 07.30-17.00 nei giorni feriali / 14.30-17.00 nei giorni festivi
  • Aprile-Settembre: 07.30-19.00 nei giorni feriali / 13.00-19.00 nei giorni festivi
  • Solo nei mesi di Marzo e Ottobre: 07.30-18.00 nei giorni feriali / 13.30-18.00 nei giorni festivi

Storia del Duomo di Orvieto

Duomo di Orvieto: curiosità e tutte le informazioni per visitare il capolavoro umbro 2

La cattedrale di Orvieto ha visto nel giro di tre secoli susseguirsi tantissime maestranze diverse, tra cui architetti, scultori, artigiani del vetro e del mosaico insieme ad illustri pittori.
Fu un progetto fortemente voluto sia dalla Chiesa che dal comune stesso.

Nel XIII secolo Orvieto era ormai un luogo ricco e potente e la vecchia chiesa esistente, ormai in rovina, di certo non rendeva giustizia alla città. Fu così che nel 1290 venne posta la prima pietra, dando ufficialmente inizio alla costruzione della Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta.

Pochi anni dopo l’inizio della costruzione, la direzione lavori venne affidata nel 1310 a Lorenzo Maitani, il più grande architetto e scultore dell’epoca. Lorenzo apporta alcune modifiche al progetto originario e che risultano ancora ben visibili. La facciata la immagina formata da tre cuspidi mentre in pianta trasforma lo spazio in una croce latina con le braccia sporgenti che coincidono con le cappelle di San Brizio e del Corporale.

Negli anni successivi diversi artisti si occuparono delle decorazioni e degli elementi caratteristici dell’edificio. Il rosone, costruito da Andrea di Cione nella seconda metà del ‘300, insieme ai bassorilievi e ai mosaici della facciata, aggiunti nel periodo tra il XIV e il XV secolo.

Un’ultima aggiunta venne fatta addirittura nel 1970 quando lo scultore siciliano Emilio Greco realizzò i tre portali di bronzo che danno accesso alla chiesa.

Facciata del Duomo di Orvieto

Duomo di Orvieto: curiosità e tutte le informazioni per visitare il capolavoro umbro 3

Dopo aver visto il Duomo dall’esterno, si potrebbe tranquillamente dire che la facciata, alta ben 53 metri, sia una delle più belle mai viste in Italia. Un tripudio di colori, mosaici brillanti, bassorilievi e dettagli minuziosi che abbiamo trovato solo nelle chiese più belle di Palermo.

L’architetto della facciata del Duomo di Orvieto fu Lorenzo Maitani ma fino al 1500 si susseguirono diversi artisti che si occuparono di completarla, rimanendo fedeli al progetto del capomastro.

La facciata è composta da due ordini principali ed un terzo posto all’altezza delle cuspidi laterali.
La parte bassa, che funge da base per l’innalzamento dei 4 pilastri, è ricca di bassorilievi che raffigurano scene del Vecchio e del Nuovo Testamento e del Giudizio Universale. Sopra le decorazioni in marmo campeggiano 4 statue di bronzo che rappresentano gli evangelisti in sembianze animali.

I portali hanno la particolarità di essere strombati, ovvero sono resi profondi, quasi scavati nella facciata, grazie alle innumerevoli decorazioni a spirale impreziosite da mosaici.
Lo spazio del secondo ordine, occupato dalle cuspidi che sormontano i portali, è interamente decorato da mosaici che, insieme a quelli delle cuspidi superiori, narrano la storia di Maria.
Purtroppo la maggior parte dei mosaici è stata rimaneggiata nei secoli e di originario è rimasto ben poco.

L’elemento che salta subito all’occhio osservando la facciata è il rosone.
Realizzato da Andrea di Cione, detto l’Orcagna tra il 1354 ed il 1380, è ricchissimo di dettagli quasi impercettibili

Il cerchio del rosone, inscritto in un quadrato, è composto da archetti intrecciati sorretti da colonnine, che a loro volta confluiscono al punto centrale dove si trova una raffigurazione di Cristo.
Sul perimetro del quadrato prendono posto 52 teste scolpite raffiguranti apostoli e profeti.

Alla realizzazione della facciata vi lavorarono anche altri capomastri, con nomi del calibro di Andrea Pisano, Sanmicheli e Antonio da Sangallo il Giovane.

Duomo di Orvieto interno

L’interno del Duomo rispetta il motivo a fasce bianche di travertino e nere in basalto che si ritrova all’esterno.
Se la facciata è di forte ispirazione gotica, l’interno più spoglio e semplice è di stampo romanico.

La chiesa ha un impianto basilicale, composta da tre navate, con tetto in capriate lignee, suddivise da pilastri decorati da capitelli con diversi motivi. La lunghezza della navata centrale è di 16,30 metri e culmina con la splendida abside, illuminata da una grande vetrata realizzata tra il 1328 ed il 1334 da Giovanni di Bonino. Gli affreschi posti ai lati della finestra furono realizzati da Ugolino di Prete Ilario nel 1370.

Poco prima di entrare nell’abside, sulla sinistra, si trova un magnifico organo, di dimensioni mastodontiche, costruito tra il 1580 ed il 1588 da Ippolito Scalza.

Cappella del Corporale

Nel braccio sinistro del transetto si trova la Cappella del Corporale, iniziata nel 1350 e terminata 6 anni dopo da Andrea Pisano.
Scopo della cappella era quello di commemorare il Miracolo che avvenne un secolo prima a Bolsena.

Nel 1263 un prete boemo, Pietro da Praga, nutriva dubbi sulla presenza del corpo di Cristo nelle ostie consacrate. Si reca così a Roma allo scopo di pregare sulla tomba di San Pietro. Quando si reca a Bolsena per celebrare una funzione, dall’ostia spezzata fuoriuscì del sangue che macchiò il Corporale.

Nella cappella infatti vengono raffigurate le scene salienti del miracolo e i lavori vennero affidati a Ugolino di Prete Ilario che iniziò nel 1357 e terminò nel 1364.

Cappella di San Brizio

interni cappella di san brizio orvieto

Il “capolavoro nel capolavoro” del Duomo di Orvieto è senza dubbio la Cappella di San Brizio.
Situata sul braccio destro del transetto, la cappella ospita una dei cicli pittorici più importanti dell’arte italiana.
Costruita tra il 1406 ed il 1444, inizialmente fu chiamata Cappella Nova e solo nel 1622 venne rinominata Cappella di San Brizio in seguito al trasferimento dell’icona della Madonna di San Brizio.

Le decorazioni pittoriche vennero iniziate nel 1447 da Beato Angelico. Richiamato pochi mesi dopo in Vaticano, i lavori si fermarono e ripresero nel 1499, quando venne affidato l’incarico a Luca Signorellli, che portò a termine nel 1504.
Diverse sono le scene ispirate agli episodi biblici ma quello che ha reso celebre il pittore e la cappella è senza dubbio il Guidizio Universale, forse il più grande esempio di arte rinascimentale.

Piazza del Duomo di Orvieto

Una volta terminata la visita al Duomo, se avessi del tempo a disposizione, ti suggeriamo di visitare i due musei che si affacciano sulla piazza, oltre a l’Opera del Duomo: Il Museo Emilio Greco ed il Museo Etrusco C. Faina.

Il primo custodisce 32 sculture in bronzo e 60 opere grafiche tra disegni e litografie dell’artista Emilio Greco.
Il Museo Etrusco ospita una delle collezioni di reperti archeologici e testimonianze della civiltà etrusca tra le ricche ed importanti in Italia.

Da piazza del Duomo, sull’angolo destro, si trova l’ufficio da cui partono le visite all’Orvieto Undergound.

Se desideri gustare un ottimo gelato, ti consigliamo di recarti da “Il gelato” di Pasqualetti, che si trova sul lato sinistro della piazza.

Museo dell’Opera del Duomo

Incluso con il biglietto di ingresso al Duomo, il MODO espone tutti i documenti, i progetti e le iscrizioni relativi alle fasi progettazione ed esecuzione della Cattedrale di Santa Maria Assunta.
L’esposizione viene organizzata all’interno dei Palazzi Papali e Palazzo Soliano.
All’interno si trovano statue, elementi decorativi e funzionali che vennero rimossi nella fase di restauro del XIX secolo.

Nei Palazzi Papali la mostra è suddivisa in tre livelli. Al primo e all’ultimo piano si trovano una serie di affreschi mentre al piano intermedio sono conservate opere scultoree e pittoriche di grandi artisti dell’epoca, quali Arnolfo di Cambio e Simone Martini.

Avevi mai visitato il Duomo di Orvieto? Conoscevi già le sue curiosità?
Facci sapere in un commento e restiamo in contatto!

Un saluto da Elisa & Simone

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