Il Lazio custodisce molti luoghi misteriosi che lo rendono una delle regioni italiane più interessanti da esplorare. Boschi incantati, come il Parco dei Mostri di Bomarzo, il Bosco del Sasseto, e borghi affascinanti, come Bassano in Teverina, sono solo alcuni dei posti magici che popolano l’area nord della regione.
Se ti dicessimo che qui si trova anche un’autentica barca di marmo cinese, l’unica presente al mondo al di fuori della Cina, ci crederesti?
Ebbene a Soriano nel Cimino potrai vedere e toccare con mano un capolavoro dell’architettura orientale ai confini della faggeta vetusta Patrimonio UNESCO!
Cosa troverai nell'articolo
La barca di marmo cinese del Lazio
Alla scoperta della nave nel bosco
La prima domanda che forse ti sarai fatt* è: “Ma come ci è finita una nave cinese a due passi da Roma”?
La stessa domanda ce la siamo posta noi ed è per questo che, dopo averne scoperto l’esistenza alla trasmissione “Freedom”, abbiamo subito contattato i custodi di tale patrimonio.
Se il Lazio possiede l’unica nave in marmo cinese al mondo lo deve a Eugenio Benedetti, imprenditore locale e visionario che fin dal lontano 1965 ha visto con grande lungimiranza il Paese della Grande Muraglia come il partner commerciale del futuro.
Con tenacia e passione Eugenio, noto anche come il “Nuovo Marco Polo“, consolidò i rapporti con la Cina e soprattutto con l’imperatore Pu Yi, favorendo anche la rinascita economica del Paese. Fu proprio grazie a lui che vennero aperte 34 cave di marmo sui monti Hebei e Honan, da cui si estrae ancora un marmo pregiatissimo.
In occasione del suo 75 esimo compleanno Eugenio ricevette 100 tonnellate del marmo bianco cinese, che venne utilizzato per la costruzione della nave, fedele riproduzione in scala 1:3 della barca originale, collocata in Cina nel Palazzo Imperiale d’Estate.
La nave si trova all’interno della mura dell’antica chiesa della Santissima Trinità. Il suo aspetto attuale risale al 1500 ma la storia dell’edificio affonda le radici nel XIII secolo, quando l’area venne abitata dai frati eremiti agostiniani.
Attualmente la chiesa è senza tetto e quasi tutta l’area è occupata dalla nave.
Una volta che si entra nelle mura dell’abbazia, si rimane impressionati dalle dimensioni del monumento. Lunga più di 14 metri, colpiscono i dettagli ricavati dalla superficie del marmo, bianchissima e liscia al tatto.
A fare da guardia al lato sinistro e destro ci sono due statue di sfingi, mentre in fondo la scultura viene “tenuta d’occhio” da due riproduzioni di guerrieri cinesi.
Solo camminando intorno alla nave ci si rende conto del capolavoro che stiamo osservando e si realizza quanto sia incredibile che una tale meraviglia si trovi proprio in Italia!
Il percorso e la grotta
Per arrivare alla Chiesa della Santissima Trinità bisogna percorrere uno dei sentieri della tenuta, accompagnati dai simpaticissimi ragazzi della Tenuta di Sant’Egidio.
Noi siamo stati accompagnati da Gianfranco che ci ha intrattenuto raccontandoci aneddoti sulla storia della tenuta e sulla vita e le esperienze del mitico Eugenio. Inoltre Gianfranco, da grande conoscitore delle erbe del bosco e delle impronte degli animali, ci ha insegnato a riconoscere le piante e gli amici pelosi che animano le nostre foreste.
Una volta raggiunta e visitata la barca cinese, proseguendo oltre si possono ammirare i resti dell’antica abbazia, alcuni riportati alla luce mentre altri ancora rimasti nelle viscere della terra.
Sulle pareti della grande falesia che una tempo proteggeva il complesso monastico, si trova la grotta ipogea che custodisce l’antico stemma della famiglia Orsini. Questa è una delle tante grotte, insieme ai cunicoli, scavati nei secoli dai monaci che abitarono la zona.
Una volta visitata l’abbazia, sul percorso di ritorno, siamo saliti sulla “Sedia del Papa“, un meraviglioso punto panoramico da cui si ammira a 360 gradi la Valle del Tevere.
La Tenuta Sant’Egidio
Per la nostra esperienza abbiamo avuto il piacere di essere ospitati e di conoscere coloro che si impegnano da anni nella promozione e nella conservazione della bellissima Tenuta di Sant’Egidio.
Oltre a poter ammirare la barca ed l’antico complesso monastico, l’associazione organizza molti eventi, soprattutto durante la stagione primaverile ed estiva.
Se avessi più tempo a disposizione, potresti cimentarti nel riconoscimento delle erbe spontanee del bosco, diverse delle quali commestibili, che hanno permesso agli antichi monaci di vivere e prosperare.
Ovviamente vengono organizzate tante altre attività quali il corso di Primo Soccorso in Ambito Remoto ed escursioni didattiche per conoscere il mondo delle api.
Per partecipare alle attività ti basta contattare l’associazione tramite telefono o compilando il form sulla pagina dei contatti della Tenuta Sant’Egidio.
Come arrivare alla barca di Soriano
La Tenuta Sant’Egidio si trova a Soriano nel Cimino, piccolo borgo della Tuscia viterbese.
Inserendo sul navigatore il nome della tenuta ti condurrà esattamente al punto di partenza delle escursioni.
Dopo aver finito l’escursione, se avessi tempo, puoi avventurati alla ricerca di altre mete suggestive della zona:
- Celleno il borgo fantasma
- Vitorchiano, dove potrai ammirare un autentico Moai scolpito da una famiglia originaria dell’Isola di Pasqua
- Montefiascone, il paese famoso per la produzione del vino Est! Est!! Est!!!
Conoscevi già la barca di marmo cinese del Lazio? Ti piacerebbe visitarla?
Facci sapere in un commento e restiamo in contatto!
Un saluto da Elisa&Simone
2 Comments
Patrizia
5 Luglio 2022 at 15:48Non la conoscevo però mi piacerebbe molto,vorrei sapere quando è come si può visitare .Grazie milleeeeeee
Elisa&Simone
6 Luglio 2022 at 20:14Ciao Patrizia,
la barca e la tenuta sono molto belle.
Per visitarla devi prenotare la visita direttamente sul sito dell’associazione con questo link https://www.tenutasantegidio.it/informazioni-prenotazioni/
Per il periodo ti consigliamo in primavera o dopo l’estate così da poter fare una passeggiata nella natura senza morire di caldo!
Un saluto!