Lazio

Cosa vedere a Calcata: il borgo degli artisti nel cuore dell’Italia

Cosa vedere a Calcata

Cosa vedere a Calcata Vecchia, il borgo degli artisti, dei gatti e delle streghe

L’idea di visitare Calcata è nata per caso, grazie ad un regalo di Natale che abbiamo ricevuto dai nostri amici Nati e Nico di @Todomundoebom: la raccolta ufficiale dei Borghi più Belli d’Italia!

Mentre sfogliavamo i borghi del Lazio, la nostra attenzione è caduta su Calcata, un luogo magico, ed un po’ misterioso, che si trova a pochi passi da Roma.

Non ci abbiamo pensato due volte a preparare zaino e macchina fotografica per scoprire cosa vedere a Calcata!

Come arrivare a Calcata

Calcata si trova nella provincia di Viterbo, a confine con quella di Roma, posizionato a circa 40 Km dalla capitale. Per raggiungerla da Roma bisogna imboccare la strada Cassia Bis e prendere l’uscita 5, proseguendo per Mazzano Romano. Da lì troverai le indicazioni per Calcata.

Dove parcheggiare a Calcata

Essendo proibito l’accesso alle automobili, Calcata è raggiungibile solo a piedi. Noi abbiamo trovato un parcheggio gratuito a Calcata Nuova, nei pressi di Via della Mandolina.

Altre ubicazioni dove lasciare l’auto sono il Parcheggio Calcata Centro Storico ed il parcheggio in Piazza Umberto I.

La storia di Calcata

Cosa vedere a Calcata

La storia di Calcata affonda le sue radici fin dall’epoca romana anche se l’aspetto odierno risulta senza dubbio medievale. Il borgo ha vissuto un periodo di abbandono nel 1935, anno in cui venne emanato un decreto per salvaguardare i centri abitati a rischio crollo in caso di terremoto.

30 anni dopo iniziarono ad insediarsi artisti provenienti da varie parti del mondo, tra cui Belgio, Olanda e Stati Uniti. A questi si aggiunsero anche degli hippies che acquistarono le abitazioni a poco prezzo ed esaudirono il sogno di vivere in un luogo lontano dal caos e dal consumismo moderno.

Negli anni 90 venne conferita nuovamente l’abitabilità anche se, a detta di chi abita il borgo, di lavoro da fare di restauro ce n’è ancora tanto.

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 L’ingresso al Borgo

borgo calcata vecchia
L’ingresso del borgo di Calcata

Appena parcheggiato, abbiamo seguito il sentiero pedonale in tufo, immerso nel verde, che ci ha permesso di scendere il dislivello che separa Calcata Nuova dal borgo antico.

Dopo un tragitto di circa 5 minuti, si iniziava a scorgere Calcata Vecchia nella sua interezza, circondata tutt’intorno dalla valle del Treja, distinguendo il masso tufaceo su cui è appoggiata, con le abitazione e gli edifici creati dall’uomo nei secoli.

Dopo aver scattato alcune foto panoramiche, eccoci arrivati davanti al suggestivo ingresso: una doppia porta a forma di arco sovrastata dalle mure merlate del palazzo dei baroni “Anguillara”.

Da qui, sembra di accedere ad un’altra dimensione: una via stretta, Via degli Anguillari, che sembra essere scavata nel tufo come le vie cave, con forma a zig zag, si affaccia direttamente sull’ampio spazio di Piazza Umberto I. Da questa piazza si diramano molti vicoli che conducono sia alle abitazioni, sia alla scoperta delle botteghe degli artigiani e degli artisti calcatesi.

Una passeggiata per i vicoli

presepe calcata
Il presepe dell’artista Marina Petroni

Avendo trascorso la nostra giornata a Calcata il 27 Dicembre, ci siamo ritrovati all’interno di un presepe fatto a misura d’uomo.

L’artista Marina Petroni, storica artigiana e pittrice del luogo, dal 2013 anima il centro storico con il “Presepe a Dimensione Umana”, un’installazione composta da personaggi in cartapesta, ognuno dei quali ricopre un ruolo ben preciso: un oste, un contadino e una fornaia sono solo uno degli esempi di queste figure che rievocano l’antica vita nel borgo.

valle del treja calcata viterbo
Il panorama dal borgo sulla Valle circostante

Proseguendo la nostra visita, abbiamo deciso di non seguire un percorso preciso, ma ci siamo lasciati guidare dalle nostre emozioni che ci hanno portato ad esplorare i vicoli più caratteristici.

Due sono le peculiarità che si notano a Calcata: la prima è che quasi tutti i vicoli terminano con una vista panoramica verso la Valle del Treja, dove l’omonimo fiume, che taglia la valle, si trova in perfetta armonia con i boschi circostanti; la seconda è l’incredibile numero di gatti in cerca di coccole ed attenzioni da ogni visitatore.

Le botteghe più caratteristiche

botteghe caratteristiche calcata

Molte sono le botteghe ed i luoghi di interesse che si trovano passeggiando per le strette vie del centro.

La prima che abbiamo trovato sul nostro percorso è stata la bottega di maschere di cuoio di Francesco Carlino. Entrando in un minuscolo spazio, dove ad accoglierci c’era un camino acceso e le note musicali dei Duran Duran, abbiamo ammirato le diverse maschere appese sulle pareti dello studiolo: alcune tipiche carnevalesche mentre altre più “inquietanti” e misteriose!

bottega delle maschere di cuoio calcata
Bottega delle maschere
museo della civilta contadina calcata
Museo della civiltà contadina

Accanto alla bottega si trova la Chiesa sconsacrata di San Giovanni dove prende vita il Museo della Civiltà Contadina, gestito da Ercole con l’aiuto di suo figlio.

Entrare qui dentro è stato come fare un tuffo nella storia, osservando oggetti ed attrezzi facenti parte di un’epoca lontana dalla tecnologia e dalla “velocità” a cui siamo abituati oggi. Ercole, originario di Roma, ci ha raccontato storia ed aneddoti di molti pezzi presenti nel museo, facendoci vivere per qualche minuto la vita che poteva essere negli anni ’20 e ’30 del 900.

presepe Marijcke van der Maden calcata vecchia

Infine la bottega che più ci ha colpito è stata quella dell’artista olandese Marijcke van der Maden, che realizza figure e marionette con un particolare impasto di legno.

Mentre ammiravamo i suoi lavori, è stata veramente gentile nel raccontarci la storia di Calcata e di come lei sia stata una di quegli artisti che hanno contribuito a ripopolare e restaurare le antiche abitazioni.

L’opera che secondo noi è la manifestazione del suo amore per Calcata è il presepe popolato da raffigurazioni degli abitanti calcatesi!

È incredibile la cura e la dedizione con cui Marijcke modella i suoi impasti per creare dei personaggi così dettagliati.

Tra questi troviamo anche soggetti illustri e noti tra cui l’architetto Paolo Portoghesi, che per il paese ha realizzato il giardino e una biblioteca, con sua moglie Giovanna Massobrio, anch’essa architetto. L’artista Costantino Morosin e il parroco di Calcata, Don Dario Magnoni, presente nel film “Amici Miei”.

Considerazioni

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Il borgo di Calcata Vecchia che poggia sullo sperone di tufo

Se all’inizio ti chiedevi cosa vedere a Calcata, siamo sicuri che ora non avrai dubbi a fare un salto in questo posto magico che, dopo un periodo infelice, sta vivendo un’epoca di rinascita. Un dato che comunica come stia crescendo il turismo è la quantità di attività ristorative aperte in pochi anni: ben 14 ristoranti per 60 abitanti!

Una passeggiata a Calcata è un ottimo modo per evadere un giorno dalla velocità e frenesia che viviamo quotidianamente, sognando con i nostri occhi ed attraverso le esperienze delle persone che tutt’ora la vivono!

Tu hai mai visitato un borgo misterioso come quello di Calcata? Raccontaci la tua esperienza e rimaniamo in contatto!

P.s. Calcata è chiamato anche il borgo delle streghe perché nei giorni di forte vento le strade sembrano quasi “cantare”. C’è chi sente in questo suono il canto delle vecchie streghe!

Cosa vedere nei dintorni di Calcata

Se sei interessat* a scoprire i dintorni di Calcata, ti suggeriamo innanzitutto di leggere il nostro articolo su cosa vedere nella Tuscia: troverai un itinerario di tre giorni ricco di borghi e luoghi magici da visitare in 3 giorni. Inoltre ti suggeriamo anche di dare un’occhiata ai seguenti articoli:

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